DEC-NET Serial number IT488 |
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Pubblicato online | 27/09/2005 14.01.00 |
Ultimo aggiornamento | 10/11/2005 11.32.26 |
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Questo studio è stato approvato da un comitato etico |
Stato attuale della sperimentazione | Completo(reclutamento terminato: follow-up concluso) |
Numero pianificato di pazienti
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18
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Patologia (classe ICD9) | Tumori maligni delle ghiandole surrenali |
Trattamento sperimentale |
Epirubicina
Schema di dosaggio N/A |
Sesso | Entrambi |
Età (intervallo) | 1-18 anni |
Criteri di eleggibilità |
Criteri di inclusione |
Fase I:
- diagnosi documentata istologicamente o citologicamente di tumore solido o linfoma che sia stato incontro a progressione o recidiva dopo almeno un trattamento chemioterapico standard e per i quali non esista ulteriore terapia standard
Fase II:
- età compresa tra 1-12 anni
- diagnosi documentata istologicamente o citologicamente, di neuroblastoma in progressione o recidivato dopo trattamento standard di prima o seconda linea (terapia che può avere incluso antracicline) e per i quali non sussista terapia potenzialmente curativa
- presenza di almeno una lesione misurabile come definito dai criteri .International Neuroblastoma Response Criteria.
fase I e II:
- maschi e femmine con Karnofsky (pazienti >10 anni) o Lansky (pazienti > o uguali a 10 anni) .performance. > o uguale 50% con adeguato stato nutrizionale (> o uguali a 3° percentile peso per altezza) ed attesa di vita superiore o uguale alle 12 settimane
- se il trattamento precedente ha incluso antracicline l.intervento libero da esse deve essere > o uguale 6 mesi, prima della recidiva e la dose totale precedente di atraclina non deve superare i 300 mg/m^2 DE (DE= doxorubicin equivalente). Qualora le antracicline fossero state somministrate in associazione alla terapia cardioprotettiva con dexrazoxane, la dose totale di antraciclinici in mg/m^2 concessa è doppia
- conta neutrofili ANC > o uguale 1500 mm^3, conta piastrinica > o uguale 5000 mm^3 emoglobina > o uguale 8g/dl, bilirubina <1.5 mg/dl, SGPT <5 volte il limite superiore della norma, creatininemia nei limiti della norma o GFR > o uguale 70 ml/min/1.73 m^2, funzione cardiaca normale (come definita da LVEF a riposo), aver risolto tutte le tossicità dovute alla precedente chemioterapia (fatta eccezione per alopecia) sino al grado > o uguale a 1
- consenso informato del tutore legale e del paziente (se in grado). |
Criteri di esclusione |
- altra chemioterapia, o farmaco sperimentale o una terapia concomitante con corticosteroidi a meno che il trattamento con una dose stabilita di corticosteroidi fosse già stato definito al momento dell.ingresso nello studio e non sia previsto alcun cambiamento della dose
- radioterapia > 40 Gy al mediastino, TBI, o trapianto di midollo allogenico
- radioterapia cranio-spinale, irradiazione pelvica o un trapianto di midollo autologo senza TBI entro i 6 mesi precedenti allo studio, radioterapia che abbia incluso > o uguale al 5% del midollo osseo nelle precedenti 6 settimane, chemioterapia mielosoppressiva entro 3 settimane (6 nel caso di nitrosurea) o G-CSF (Granulocyte-colony-stimulating factor) GM-CSF (Granulocyte-macrophage colony-stimulating factor o interleukina 11 entro 1 settimana dall.ingresso nello studio
- infezione non controllata o metastasi cerebrali instabili
- gravidanza o allattamento o rifiuto ad un efficace contraccezione in età riproduttiva
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Metodologia/disegno dello studio |
Fase dello studio | 2 |
Tipo di studio | Efficacia Tossicità Farmacocinetica |
Disegno dello studio | Studio di fase I/II |
Scopo dello studio |
Obiettivi primari:
Fase I dello studio - definizione della dose di epirubicina che dovrà essere testatat nella fase II.
Fase II dello studio . determinare l.efficacia di epiribicina nei pazienti in età pediatrica affetti da neuroblastoma in ricaduta o refrattario.
Obiettivi secondari:
Fase I . valutare il profilo di sicurezza di epirubicina ai dosaggi prestabiliti somministrata IV in 6 ore di infusione ogni 3 settimane in bambini affetti da tumori solidi o linfomi in ricaduta o refrattari; determinare i parametri di farmacocinetica di epirubicina e del derivato epirubicinolo nei due diversi gruppi d.età: 1-12 anni e 12-18 anni; valutare la risposta alla terapia.
Fase II . valutare la tossicità acuta di epirubicina somministrata al dosaggio stabilito in soggetti in età pediatrica affetti da neuroblastoma in ricaduta o refrattario
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Outcome principali |
Fase I- End point primario è la dose raccomandata per la fase II: il livello più alto di dose raggiunto al quale c'è < o uguale 1 paziente manifesta una con DLT quando il più alto livello di dose successivo o ha prodotto una DTL in > o uguale 2 dei primi 3 o 6 pazienti o avrebbe superato i 150 mg/m^2.
Fase II- L'end point primario di efficacia è l'obiettivo tasso di risposta tumorale determinato in base alla INCR: è la somma della percentuale di pazienti che raggiungono una confermata risposta parziale molto buona (VGRP), più la percentuale che raggiungono una confermata PR in accordo ai criteri di INCR. |
Outcome secondari |
- gli eventi avversi (AE)
- le misurazioni di laboratorio clinico
- tossicità candiaca valutata mediante ecocardiogramma o scan multigated (esame MUGA)
- risposta del tumore determinata in base all'INCR per i pazienti affetti da neuroblastoma e in base ai Criteri di Valutazione della Risposta nelle Lineeguida dei Tumori solidi (RECIST) |
Sintesi del protocollo e dei risultati raggiunti |
Lo studio proposto è composto da due fasi:
la parte di fase I, che comprende un aumento graduale di dose per la sicurezza e la valutazione di farmacocinetica di epirubicina in bambini di due gruppi di età, da 1 anno a meno di 12 e dai 12 a meno di 18, che hanno avuto tumori solidi o linfomi con successiva ricaduta o che sono stati refrattari alle terapie convenzionali.
La parte di fase II, che valuterà il potenziale terapeutico di epirubicina in bambini con neuroblastoma in ricaduta o refrattario.
La sicurezza di queste dosi sarà testata su una popolazione di pazienti pretrattati nella parte di fase I dello studio allo scopo di identificare la dose massima tollerabile da testare poi nella parte di fase II.
I pazienti che hanno ricevuto in precedenza antracicline rispondenti alla terapia e successivamente ricaduti potranno essere inclusi sia nella parte di fase I che in quelle di fase II dello studio, solo se la loro ricaduta è avvenuta sei mesi o più dopo il completamento della loro precedente chemioterapia. |