Gli ace inibitori e gli antagonisti del recettore dell.angiotensina II nella nefropatia iga con proteinuria lieve
DEC-NET Serial number IT447
Pubblicato online20/07/2005 14.19.00
Ultimo aggiornamento06/09/2005 16.26.37
Stato attuale della sperimentazionePianificato (cioè non ha ancora reclutato pazienti)
Patologia
(classe ICD9)
Nefrite e nefropatia, non specificate come acute o croniche
Trattamento sperimentale
ramipril
irbesartan
SessoEntrambi
Età (intervallo)3-60 anni

Criteri di eleggibilità
Criteri di inclusione
- Pazienti con diagnosi di IgAN primitiva - Biopsia renale eseguita non più di un anno prima della randomizzazione. - Proteinuria compresa fra 0.3 e 0,9 g/24 ore. - Creatininemia inferiore a 1.3 mg/dl nel maschio e inferiore a 1.2 mg/dl nella femmina, con filtrato glomerulare di almeno 70 ml/min stimato con la formula di Cockroft (o con la formula di Schwartz nei soggetti di età inferiore a 18 anni). - Pressione arteriosa inferiore o uguale a 135/85 mmHg, in assenza di farmaci antiipertensivi. Per i bambini: BP inferiore a 90esimo percentile per la statura
Criteri di esclusione
- Assunzione di ACE inibitori o FANS (in modo continuativo) nei 3 mesi precedenti. - Assunzione di steroidi, o immunosoppressori nei 12 mesi precedenti. - Presenza di diabete mellito, malattie epatiche, positività per HBSAg ed HCVAb, infezioni, tumori, gravidanza in atto, forme secondarie di IgAN. - Donne in età feconda, che non adottino efficaci misure anticoncezionali.

Metodologia/disegno dello studio
Fase dello studio3
Tipo di studioEfficacia
Disegno dello studioControllato
Randomizzato
Scopo dello studio
Esistono farmaci che si sono dimostrati capaci di ridurre la proteinuria, proteggere l.attività dei glomeruli e ridurre l.azione negativa di alcune sostanze infiammatorie (.citochine.). Questi farmaci sono gli ACE inibitori e gli antagonisti del recettore dell.angiotensina II, che vengono già abitualmente impiegati, in modo favorevole, nei pazienti con proteinuria superiore a 1 grammo al giorno o nei pazienti con ipertensione arteriosa. Non sappiamo se somministrati in una fase precoce (benigna) della malattia, questi farmaci siano in grado di ridurre il rischio di una progressione verso una forma più grave. Lo scopo dello studio è di verificare questa possibilità Secondariamente, si valuterà il ruolo di markers biochimici e genetici nel predire l.eventuale progressione della nefropatia e l.eventuale risposta alla terapia con questi farmaci.
Outcome principali
Comparsa di proteinuria/creatininuria > 1,3 o aumento della creatininemia basale di almeno il 50% (nei soggetti < 18 anni la creatininemia è sempre corretta per 1.73 m2) (questi dati vanno confermati da un secondo controllo eseguito entro un mese dal primo; in caso di non conferma il paziente rimane nello studio ed esegue il successivo controllo dopo 6 mesi dal primo controllo). In ogni caso, nei gruppi trattati si considerà end point solo il superamento di 1.3 di rapporto proteinuria/creatininuria col paziente che ha già effettuato l.associazione dei 2 farmaci (ramipril e irbesartan).
Outcome secondari
- Comparsa di ipertensione arteriosa (PA > 140/90 mmHg o > 90° Centile nei bambini), rilevata come descritto in precedenza. In questo caso il paziente prosegue lo studio. - Come end-point di efficacia verrà considerata la remissione completa della proteinuria (valore < 0.2 di rapporto proteinuria/creatininuria), confermato da due controlli periodici successivi eseguiti a distanza di 6 mesi. In questo caso il paziente prosegue lo studio. - Effetti collaterali avversi o morte.
Sintesi del protocollo e dei risultati raggiunti
Lo studio prevede la suddivisione casuale dei pazienti in tre gruppi: al primo gruppo verrà proposta l.assunzione di una piccola dose quotidiana di ramipril (un ACE inibitore), al secondo gruppo una piccola dose quotidiana di irbesartan (un antagonista del recettore dell.angiotensina II), mentre al terzo verranno proposti unicamente dei controlli periodici per sorvegliare l.andamento della glomerulonefrite (quello che viene normalmente fatto nella pratica clinica di ogni giorno). Tutti i pazienti verranno seguiti per almeno 5 anni. Nel corso dello studio eseguiremo anche dei prelievi di sangue e di urina, sia per valutare l.andamento della malattia renale, che per verificare se vi siano dei fattori genetici o biochimici in grado di consentirci di prevedere fin dall.inizio quale sarà l.andamento della glomerulonefrite nel tempo. Qualora la malattia dovesse assumere caratteristiche più gravi (comparsa di ipertensione arteriosa, presenza di proteinuria superiore a 1 grammo al giorno), a tutti i pazienti verrà proposto dai medici il trattamento da loro ritenuto più appropriato ed efficace per bloccare la progressione della glomerulonefrite.
Sperimentatore responsabile nazionale
Nome e cognomeProf.ssa Rosanna Coppo (pazienti pediatrici)/Dr. Claudio Pozzi (adulti)
IstituzioneDivisione di Nefrologia e Dialisi Ospedale "A. Manzoni"
IndirizzoVia dell'Eremo, 9 - 23900
CittàLecco
PaeseITALY
Telefono011 3135848/0341 489827
Fax
E-mailnefrologia@oirmsantanna.piemonte.it/c.pozzi@ospedale.lecco.it


Centri partecipanti
Ospedale "A. Manzoni" (Lecco)
Regina Margherita Children's Hospital (Torino)

ISRCTN  EudraCT